Domande per analizzare i propri pensieri

Interroghiamo la nostra mente

 Esaminiamo ora in dettaglio quali sono le nostre convinzioni, le interpretazioni dell'ambiente circostante che generano in noi fobia sociale e malessere.

Come nella 'lezione'  Processo al pensiero disfunzionale  dobbiamo scrivere su un foglio i pensieri disfunzionali che portano ansia e immaginare il famoso processo. A tal fine riporto le domande che risulta utile porsi:

1. Che prove ci sono che la cosa che temo (es. giudizio negativo degli altri) sia davvero reale?
   
2. Se succedesse ciò che temo, sarebbe davvero importante, orribile, insopportabile? Avrebbe conseguenze negative per il resto della mia vita?
3. Quanto è probabile che accada veramente ciò che temo?
4. Qual'è la cosa peggiore che realisticamente potrebbe accadermi?
5. Ci sono modi alternativi per interpretare la situazione? Potrei interpretarla in modo diverso? (importante sforzarsi perchè all'inizio non si riescono a trovare i pensieri alternativi, con esercizio vengono alla mente).
6. Quale delle possibili alternative è la più verosimile? Qual'è più vicina alla realtà e al raggiungimento dei miei obiettivi?
7. Sto usando modi sbagliati di analizzare la realtà? 

Al giorno d'oggi si pensa che gli errori di ragionamento e i metodi sbagliati di valutazione siano molto importanti nella generazione della fobia sociale e sono ritenuti la causa principale dei mancati progressi, anche se c'è la volontà da parte del soggetto di affrontare la situazione scatenante ansia.

La mia conclusione di questa parte del corso è quella di non aver paura di studiarsi rispondendo a queste domande con il metodo del processo al pensiero.

La prossima lezione sarà un piccolo segreto per portare sempre con se un possibile alleato nei momenti peggiori.

To be continued...