All'eta di 26 anni, credo,
ho deciso che volevo iniziare a combattere la mia particolare forma
di fobia sociale, dopo aver visto aggravarsi il mio stile di vita e
dei miei progetti futuri.
Di solito sono le persone
che ti stanno più vicino e che ti vogliono bene a spingerti a fare
questa mossa, infatti, loro vedono in modo critico i tuoi momenti di
disagio interiore. Questo è stato proprio il mio caso, anche se non
credevo mi portasse a distruggere completamente per poi ricostruire
tutto!
Sono andato al centro di
salute mentale, con molta diffidenza e difficoltà, ho incontrato uno
psichiatra: ovvero uomo-pastiglie per risolvere qualsiasi problema
psicologico di inadeguatezza verso gli altri?
Non ne capivo ancora
nulla, così mi affidai a questo dottore. In futuro questa tecnica di
“cura”, si rivelò sbagliata totalemente nel mio caso (forse in
quasi la totalità degli altri???).
Infatti prescrivere un
antidepressivo per un caso di fobia sociale, significa non aver
capito le dinamiche che portano una persona ad essere bloccata nei
confronti del mondo esterno, a mio parere e di molti altri “malati”
che ho conosciuto nel mio golgota.
Dopo l'aggravarsi della
mia situazione, ma di questo ne scriverò forse più avanti, ho
cambiato psichiatra.
Il nuovo dottore con
fatica ha ammesso il dubbio che l'antidepressivo fosse una pessima
scelta per il mio caso.
Grazie tante, intanto ho
perso altri 6-7 anni della mia vita, totalmente disequilibrata nel
frattempo.
Parlando di ogni mio
pensiero mentale e dubbio riguardo alle differenti cure che mi hanno
propinato, sono riuscito a farmi consigliare una psicologa strategica
in disturbi cognitivo-comportamentali e con un ciclo di 8 sedute e
molto mal di testa e impegno costante da parte mia, posso dire che
sono ritornato a condurre una vita decisamente più piena e
spensierata da circa 6 mesi a questa parte.
Nei prossimi post, vorrei
illustrare questa semplice e metodica tecnica, che , senza l'uso di
medicine, se applicata con molto impegno e serietà, porta
sicuramente alla presa di consapevolezza che la fobia che nasce in
modo automatico e fuori ogni controllo e che può essere suddivisa in
micro pensieri della frazione di millesimi di secondo per cercare di
rallentare, se non annullare il processo decisionale errato che porta
all' automatico evitamento delle situazioni fobiche.
To be continued...
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