Anno: 2001
Durata: 02h 01m
La mia recensione
L'idea dell'alieno interpretato da Kevin Spacey è veramente sensazionale.
Un film che mi è piaciuto molto per i punti di contatto che ho trovato con la mia esperienza di disturbo bipolare, visto che in fasi alterne mi sentivo alieno blaterante di mondi migliori come il protagonista di questo film.
Il dettaglio della spiegazione del mondo che l'alieno Prot si era creato nella testa pur di sfuggire alle esperienze terribili che gli erano successe in passato ha dell'incredibile; la nostra mente così complessa e inspiegabile anche ai maggiori esperti è infatti in grado di produrre tutto quello che le serve per mettersi in sicurezza.
Il film parte dall'apparizione all'aeroporto di Prot che per il suo modo di comportarsi e rispondere alle domande degli agenti di polizia viene subito indirizzato presso un centro di salute mentale per mezzo di TSO.
In ospedale fa amicizia con molti sfortunati malati mentali che hanno da risolvere parecchi conflitti all'interno della loro mente e Prot viene creduto alieno da tutti i pazienti dell'ospedale che anzi migliorano le proprie condizioni attraverso i consigli ricevuti da lui.
Il medico che lo segue si appassiona alla sua vicenda e dopo un po' di tempo inizia a credere che questo individuo sia veramente un alieno, ma poi durante una crisi, inizia ad indagare sul suo passato e scopre che sua moglie e figlia vennero brutalmente violentate e uccise da un balordo, avvenimento che resetta la vita di Prot facendogli credere di essersi calato dentro un corpo umano nei panni di un alieno.
Quando si subiscono shock di questo tipo è naturale per la mente crearsi un "happy-ending" differente e cercare di vedere il mondo per dare una spiegazione a tanta sofferenza.
Mi ricordo lo psichiatra che durante una seduta mi aveva detto che io mi sono creato una storia fantastica per non vedere tutto il marcio che avevo dovuto subire in passato e durante la mia esperienza di vita.
Buona visione
Pol
Un film che mi è piaciuto molto per i punti di contatto che ho trovato con la mia esperienza di disturbo bipolare, visto che in fasi alterne mi sentivo alieno blaterante di mondi migliori come il protagonista di questo film.
Il dettaglio della spiegazione del mondo che l'alieno Prot si era creato nella testa pur di sfuggire alle esperienze terribili che gli erano successe in passato ha dell'incredibile; la nostra mente così complessa e inspiegabile anche ai maggiori esperti è infatti in grado di produrre tutto quello che le serve per mettersi in sicurezza.
Il film parte dall'apparizione all'aeroporto di Prot che per il suo modo di comportarsi e rispondere alle domande degli agenti di polizia viene subito indirizzato presso un centro di salute mentale per mezzo di TSO.
In ospedale fa amicizia con molti sfortunati malati mentali che hanno da risolvere parecchi conflitti all'interno della loro mente e Prot viene creduto alieno da tutti i pazienti dell'ospedale che anzi migliorano le proprie condizioni attraverso i consigli ricevuti da lui.
Il medico che lo segue si appassiona alla sua vicenda e dopo un po' di tempo inizia a credere che questo individuo sia veramente un alieno, ma poi durante una crisi, inizia ad indagare sul suo passato e scopre che sua moglie e figlia vennero brutalmente violentate e uccise da un balordo, avvenimento che resetta la vita di Prot facendogli credere di essersi calato dentro un corpo umano nei panni di un alieno.
Quando si subiscono shock di questo tipo è naturale per la mente crearsi un "happy-ending" differente e cercare di vedere il mondo per dare una spiegazione a tanta sofferenza.
Mi ricordo lo psichiatra che durante una seduta mi aveva detto che io mi sono creato una storia fantastica per non vedere tutto il marcio che avevo dovuto subire in passato e durante la mia esperienza di vita.
Buona visione
Pol
Nessun commento:
Posta un commento