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Pol Cesk

Il re di Marte

Il capitolo precedente si è concluso con il ritorno dal ricovero volontario per depressione, successivamente sono stato travolto da circostanze al di fuori del mio controllo: un lutto e un ricovero in famiglia.
Quando la situazione familiare precipita ci si accorge di quanto importanti siano i propri genitori per la costruzione delle proprie certezze, siano esse positive o negative.

La parola di conforto di alcuni fidati amici non è mai mancata durante queste mie difficoltà, ma solitamente si ha la tendenza di rispettare il dolore e lasciare la famiglia in riservatezza. Per questa situazione ho sofferto molto perchè non riuscivo a fare altro che contare sulle mie forze un po' per uscire dal mio terribile stato personale e per gestire con lucidità i problemi familiari.

Dopo l'elaborazione del lutto ho ricevuto l'invito per il primo dei due matrimoni di quell'anno al quale ci andai con grandissima emozione e gioia.

Ricordo che in quell'inizio di estate mi sentivo molto forte e in salute, non avevo calcolato che la mia testa stava andando in fase up.
La sensazione era quella di essere molto più sensibile alle emozioni, infatti dopo la cerimonia e il pranzo, alla vista degli sposi nel classico filmino, scoppiai letteralmente a piangere per la commozione.
Non sono mai stato un duro, ma la reazione è stata decisamente esagerata!

Da questo matrimonio di li a poco, ho ricevuto l'invito al secondo matrimonio di  un altro mio amico. La situazione nella mia testa stava per andare in tilt.

A questo evento non sono riuscito a partecipare nel modo convenzionale, ero totalmente in crisi mistica, ricordo l'ossessione per i numeri e i colori accesi della natura che mi circondava in quel mese estivo.

Il giorno della cerimonia, dopo aver fatto degli acquisti dettati da una sorta di missione divina, sono andato al ricevimento e lì ho collezionato una serie di figuracce e discorsi di delirio da pazzo.

Verso la fine della serata la mia testa andava a mille all'ora e dopo aver salutato in modo stranissimo gli sposi e gli invitati sono stato fuori tutta la notte.
Ricordo la fissa di vedere sorgere il sole...al mio ritorno avevo messo insieme tutti i pezzi della mia follia in un progetto superiore...ero il Re di Marte.

Sentite questa che fà sbellicare:

Il Re di Marte era in missione sulla Terra e il suo scopo era quello di redimere l'umanità attraverso la sua parola e i suoi pellegrinaggi, aiutato da degli amici provenienti da Marte anch'essi ma non ancora consci di questo fatto.

Panorama di Marte


Ovviamente tutti i numeri di queste elaborazioni mentali ve li risparmio, ma diciamo che ricordano qualcosa di biblico.

Cercando di radunare i propri simili, qualcuno deve aver chiamato l'ospedale e quindi eccoci ad un nuovo TSO, iuppie!!!

Anche se poteva essere una bella sceneggiatura per un film di Hollywood, non poteva che finire in questo modo.

Alla prossima

Pol

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