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Pol Cesk

Dimissioni con up!

L'esperienza del re di Marte spettacolare per quanto si voglia aveva lasciato un profondo deserto dentro di me.
Ho passato tutto Agosto in ospedale in uno stato di profondissimo imbarazzo e vergogna al solo pensiero di rivedere i miei amici e conoscenti.
Nei primi giorni di TSO gli infermieri mi avevano dato una dose da cavallo di qualsiasi cosa per buttare giù la mia fase up.

Non ricordo bene la mia permanenza lì dentro, ma ricordo il mio ritorno al lavoro.
Ormai non si poteva più far finta di niente dopo tutti quei ricoveri, la vergogna verso i colleghi di lavoro era tanta e inoltre vedevo il classico sguardo di pena negli occhi di quelli a me più legati.

La mia produttività sarebbe stata battuta da quella di un bradipo dell'America latina, gli errori si susseguivano a ripetizione e mentre lavoravo volevo dormire/morire, insomma stare al buio senza fare niente.

Il collega più produttivo di me!


Nel frattempo ero ritornato a casa perchè la mia situazione familiare era decisamente peggiorata.

In tutto questo quadretto, la ditta per cui lavoravo aveva deciso di chiudere la sede ma come scappatoia ci aveva proposto (imposto) il trasferimento verso una ditta con la quale aveva diversi rapporti di lavoro da anni.

Questo avvenimento portò al punto più basso della mia condizione lavorativa: non riuscivo nemmeno a svolgere le mansioni più semplici.

Un bel (o brutto) giorno, credo di autunno, mi svegliai con il pensiero di nuovo crescente dentro di me, come se la vecchia fase up dell'estate precedente avesse ancora qualcosa da dire.

Una breve escalation di pensiero e pochi giorni dopo eccomi nello studio della dottoressa che all'epoca mi aveva in cura a comunicarle:

"Non ho più bisogno di lei!"

Che non fosse una brava dottoressa lo avevo già capito, ma trovarsi in fase up a dire una cosa del genere...

Mi fecero passare la fase up con l'obbligo di andare ogni giorno verso sera a fare una puntura tranquillante e una soluzione orale di un altra cosa.

Nel frattempo comunque i disastri gli avevo già combinati.

Ero passato nell'ufficio del mio nuovo capo a dirgli che la lettera di richiamo che mi aveva recapitato se la poteva mettere in quel posto e che io avrei firmato direttamente la lettera di dimissioni se me l'avesse presentata. Detto...fatto!

D'altro canto ad un bipolare in fase up un lavoro da dipendente stà un po' stretto e non dimentichiamoci che ero stato Jim Morrison e il Re di Marte, per la miseria!!!

Con quest'ultima considerazione termino il mio capitolo sulle mie dimissioni...credo che se tra voi ci sono dei bipolari l'argomento dimissioni spontanee non sia una novità...

Beh, fatemi sapere se lo vorrete...


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